UN TERRACQUARIO PER LE ORCHIDEE |
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COSTRUIAMO L'INTERNO |
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Per gli interni usiamo il polistirolo ed il silicone. | Finita la costruzione della vasca iniziamo a pensare a quella degli interni. Servono piani non immersi per supporto alle piante e strutture che favoriscono l'evaporazione dell'acqua aumentando la superficie di contatto aria/acqua assicurandone così anche una buona ossigenazione. Il materiale ideale deve essere leggero, indistruttibile e facilmente modellabile: il polistirolo incollato, ovviamente, con il silicone trasparente. Prepariamo due pareti verticali o quasi con anfratti, appigli, sporgenze a seconda dei gusti, ma con lo scopo di farci defluire sopra in modo più omogeneo possibile l'acqua. Cerchiamo di evitare spettacolari cascate con inizio troppo in alto perché i loro spruzzi andrebbero bene per muschio ed epatica ma non per le orchidee. L'acqua corrente provenendo dall'alto bagnerà costantemente queste due pareti di polistirolo ossigenandosi ed evaporando. Cresceranno così muschi che aumenteranno ancora di più l'umidificazione dell'ambiente. Le due pareti di polistirolo verticali (che possono anche essere incomplete) saranno ovviamente destinate ai due lati non " a vista" del terracquario ed appoggeranno sul fondo. | |||||||||
I piani interni devono essere rimovibili e leggermente inclinati. | Progettiamo, secondo il nostro gusto, il o i piani interni dove appoggiare le piante o i rami sui quali appoggiare poi le piante. E' consigliabile progettarli in modo che siano lievemente inclinati in modo da evitare il ristagno di acqua. Devono poi essere facilmente rimovibili per permettere interventi sulle pompe immerse, tubi, filtri, pulizia ..... I piani avranno zampe che poggiano sul fondo vasca ed un piano vero e proprio coperto di polistirolo. Il materiale da usare è vetro e/o polistirolo un materiale quindi che non cederà sostanze nocive all'acqua. | |||||||||
Utilizzabile la schiuma di poliuretano | Per rinforzare il polistirolo verticale, se fine, e creare un effetto scenografico più drammatico possiamo spruzzare schiuma di poliuretano usata per coibentazione ed in vendita in bombolette nelle mesticherie e negozi "fai da te". Ricordarsi che il poliuretano gonfia molto prima di asciugare ed occorrerà bucare le bolle più grosse per evitare la formazione di veri antiestetici palloni. | |||||||||
![]() Il nostro terracquario caldo come appariva nel 1995 appena fatto Come appare adesso l'interno Utilizzabile la vernice alla nitro |
I colori adesso non vi soddisfano (bianco neve del polistirolo e giallo del poliuretano)? Nessuna paura con il tempo tutto si coprirà di verde. Se siete però impazienti armatevi di bomboletta di vernice alla nitro di color roccia e spruzzate (ovviamente al di fuori della vasca). La nitro tenderà a sciogliere parzialmente il polistirolo aumentando la drammatica naturalezza dell'insieme. Il colore grigio roccia è il più naturale. Lasciare asciugare e sistemare gli interni nella vasca fissandoli con qualche punto di silicone ad eccezione dei piani che vanno sistemati dopo le pompe. La parete di polistirolo che andrà sul lato di vetro provvisto di aperture di servizio per i cavi, tubi ecc è opportuno che preveda la protezione dal gocciolamento di acqua delle aperture stesse in modo da non avere perdite di acqua al di fuori dal terracquario. Esteticamente molto valido è lasciare una parte dell' interno senza piani di appoggio ma solo con acqua a formare un lago. | |||||||||
![]() In Blu l'impianto idraulico come esempio Pompa collocata nella vaschetta da congelatore |
L'acqua contenuta nel terracquario dovrà essere
in perenne movimento ed costantemente ossigenata pena la perdita di salute
dell'ambiente. Per muovere l'acqua ci avvarremo di una o più pompe ad
immersione da acquario. Una pompa porterà l'acqua dal fondo fino al bordo
superiore delle pareti di polistirolo ed un'altra mescolerà continuamente
l'acqua del fondo. Sarà opportuno scegliere pompe di potenza adeguata al
dislivello che intendiamo far fare all'acqua. Ogni pompa è
contrassegnata, oltre che dalla portata in litri/minuto, anche dalla
prevalenza ovvero dall'altezza massima alla quale la pompa è capace di
portare l'acqua. Non importa scegliere pompe di grande portata ma è
consigliabile abbondare un poco in prevalenza. Per assicurare che la pompa
non si blocchi per sporcizia la possiamo mettere in una vaschetta di
plastica, comunemente usata per porre i cibi nel congelatore,
opportunamente molto forata, in modo da fa entrare l'acqua liberamente, e
a sua volta rivestita con quel soffice bianco e sintetico materiale usato
per ricoprire i termosifoni o per fare il prefiltro delle cappe delle
cucine con filtro a carbone attivo.![]() |
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![]() Vista dall'alto. Impianto idraulico:
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Possiamo risparmiare una pompa facendo fare tutto il lavoro ad una che però dovrà essere più potente. Possiamo collegare il raccordo di uscita della pompa con un raccordo a "T" sdoppiandolo. Una uscita andrà al tubo che porterà l'acqua in alto, l'altra ad un rubinetto lasciato immerso dal quale uscirà una corrente di acqua che mescolerà l'acqua del fondo. Aprendo o chiudendo il rubinetto si regolerà la quantità di acqua che sale. La o le pompe dovranno stare nascoste sotto il piano in modo da non essere visibili. Vicino alla sommità delle pareti verticali di polistirolo possiamo mettere un tubo dotato di piccoli fori che faccia fuoriuscire l'acqua in modo ben distribuito su tutta la parete. Nel caso di un terracquario raffreddato dovrà essere posizionata anche una pompa di buona portata e prevalenza per far passare l'acqua dal refrigeratore. | |||||||||
Ingresso aria esterna con ventolina per eventuale forzatura Ventolina sul tetto del terracquario caldo Fori laterali prossimi alla base del terracquario caldo Ventolina interna posta all'apice della colonna di vetro |
Occorre ora pensare alla ventilazione. E'
necessario evitare aria stagnante. L'aria, come l'acqua deve essere in
movimento perenne. A questo scopo si può sfruttare l' "effetto
camino".
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Creato il 16/05/2004 | Aggiornato il 28/03/2005 |