UN TERRACQUARIO PER  LE ORCHIDEE

Controllo della temperatura

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Spesso, nelle pagine precedenti, abbiamo parlato del nostro terracquario caldo o freddo, occorre subito dire che generare calore non è un problema ma raffreddare lo è. Per cominciare o nel caso di indecisione raccomandiamo di costruire un terracquario caldo non tanto per estetica ma per complessità, costi....ecc
Il terracquario caldo è più semplice ed economico di quello freddo

Ventolina posta sul tetto del terracquario caldo: direzione corrente d'aria dall'interno all'esterno.

Il terracquario caldo è in realtà un terracquario a temperatura ambiente e quindi, se posto in casa, non necessità di alcun congegno di controllo della temperatura. Di inverno le minime saranno più alte di qualche grado di quelle in casa, poiché l'acqua cederà lentamente il calore del giorno, e quindi prevedibili sui 15-18 C°. Di giorno la maggior temperatura ambientale della casa e l'accensione delle luci alzeranno la temperatura interna fino a circa 25 C°. Il gioco è fatto: minime di 15, massime di 25 con sbalzo giorno notte di 10! Perfetto! D' Estate il discorso si complica un poco viste le elevate temperature diurne che le nostre città raggiungono. L'evaporazione dell'acqua dovuta alla corrente di aria che si forma per l'effetto camino, raffredda un poco ma converrà accendere la ventolina prevista per forzare la corrente d'aria ed aumentare la ventilazione. Possiamo anche spengere parte dei neon posti all'interno del terracquario e magari accenderne uno all'esterno. Riassumendo: possiamo prevedere di avere alcuni problemi di eccessivo calore in Estate ma mai di troppo freddo, sono quindi inutili i sistemi di riscaldamento previsti per gli acquari tropicali.
Posizionare le luci all'esterno

 

Isolare termicamente tutte le pareti non "a vista" ed il fondo

 

Raffreddare l'acqua non l'aria

Scambiatore acqua/aria: una matassa di numerosi metri di tubo di silicone.

bullet1 Pompa
bullet2 Raffreddatore
bullet3 Scambiatore acqua/aria (tubo silicone)
Il terracquario freddo è invece più complicato. Fare il freddo è più complicato. Consigliabile prevedere le luci all'esterno per non riscaldare l'ambiente. Occorre isolare termicamente tutte le pareti non "a vista" in modo da limitare lo scambio di calore con l'esterno e pure il fondo deve poggiare su materiale isolante. Cosa raffreddare? l'aria o l'acqua? Ovviamente la risposta è: L'acqua. Se raffreddassimo l'aria le variazioni termiche sarebbero troppo improvvise e non gioverebbero alle piante mentre l'acqua cederà lentamente calore e lo riacquisterà altrettanto lentamente smussando le curve termiche ed agendo così da "condensatore termico". L'acqua cederà poi il freddo all'aria interna al terracquario. Per facilitare questo scambio abbiamo fatto un avvolgimento di tubo di silicone lungo parecchi metri posto al di sotto dei piani interni, entro il quale passa l'acqua dalla pompa diretta al raffreddatore. L'aria fresca sarà poi distribuita dalla ventolina posta sulla colonna verticale. Ovviamente la matassa di tubo al silicone deve essere a contatto con l'aria e non immersa. Il silicone è un materiale con conducibilità termica pessima ma non varia di consistenza con il variare della temperatura, è molto elastico e resistente, non cede sostanza tossiche all'acqua  ed è pressoché eterno (alternativa sarebbe acciaio inox). Quindi, per riassumere, un'altra pompa, di buona potenza, prende l'acqua filtrata del terracquario e la invia al raffreddatore posto, ovviamente al di fuori del terracquario, tramite la matassa di tubo (scambiatore acqua/aria) e poi la riconduce nel terracquario dalla parte opposta alla pompa stessa. L'accensione del raffreddatore andrà regolata secondo l'esigenze delle piante, stagione e fase giorno/notte (la notte ovviamente più fresca).
Il refrigeratore deve essere sovradimensionato Ecco le dolenti note! Il "raffreddatore" è l'elemento fondamentale. Dirò subito che i tentativi di costruirne uno artigianalmente sono stati lunghi, laboriosi, costosi e alla fine infruttuosi. Ho tentato adattando un vecchio frigorifero, poi con le celle di Peltier.... vi risparmio i dettagli perché sono stati tentativi inutili anche se mi hanno arricchito di esperienza. Alla fine sono dovuto ricorrere ad un refrigeratore per acquari. Questo è costosissimo ma efficiente. Ne occorre uno sovradimensionato secondo i calcoli fatti per un acquario di litri pari a quelli contenuti nel nostro terracquario. Se ne trovano di usati permettendo un risparmio notevole.
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Creato il 23/05/2004 Aggiornato il 25/05/2004